(...) Per anni aveva cercato di procurarsi l’autoritratto della Hèbuterne, quello in cui lei faceva mostra di due intensi occhi da felino, come un predatore in attesa.
Un’immagine lontana milioni di chilometri dal ritratto che le aveva fatto Modigliani, che in lei aveva visto una donna dolce, mite, placidamente seduta nel silenzio della loro stanza spoglia.
(da "Una busta per Grace" di Cavezzali - Ciantini, Neftasia Editore, 2007)
lunedì 7 gennaio 2008
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento