martedì 22 luglio 2008

la collana di pulcini d'oro

Poche cose esaltano come la scoperta di un tesoro etrusco. In questo caso il tesoro è piccolo, solo una sepoltura secondaria, trovata per caso da un aspirante tombarolo e filmata per voi.
Filmato a bassissima risoluzione profuma molto di The Blair Witch Project.
Buona visione su:

http://www.youtube.com/watch?v=FUwlUnA1QOs

lunedì 30 giugno 2008

L'ultima estate (racconto breve)

L'ultima estate - Cavezzali Ciantini - Racconto breve.

Un’ultima estate da trascorrere in Toscana per la poetessa Selma Cunningham, donna sensuale, e dalle forme eccezionali!
Un amante focoso, un improvviso temporale estivo, un omicidio crudele quanto inutile.
Un quadro realizzato cent’anni prima da un artista disperato. Un capolavoro nascosto che avrebbe potuto cambiare la vita dei protagonisti di questa storia.

Davide Tatorino, esperto d’arte, investigatore suo malgrado, si trova invischiato in un caso all’apparenza scontato ma che prenderà subito strade del tutto inaspettate. Trasformandosi in un giallo intenso morboso e passionale, sulla forza distruttrice dell’amore.

A breve, in occasione dell'uscita in libreria de "La collana di pulcini d'oro", per Neftasia editore, sarà possibile leggere o scaricare gratuitamente questo piccolo ma intenso giallo estivo!

martedì 22 aprile 2008

In uscita: La collana di pulcini d'oro


La nuova copertina sta per nascere e così il nuovo giallo intitolato: La collana di pulcini d'oro.
(…) è incredibile che dopo più di 2000 anni il popolo etrusco sia ancora capace di scatenare simili e pericolose fantasie!
Un giallo che si avvia fin da subito, con ritmo serrato e coinvolgente, in un’appassionata quanto misteriosa caccia al tesoro. Quello del grande re etrusco Porsenna.
Una storia che procede rapida attraverso i secoli, in modo assolutamente personale. Spiazzando di continuo il lettore con soluzioni inaspettate, abili colpi di scena, in una Toscana ancora fortemente intrisa di vecchie fabulae etrusche.
Quando in questa vicenda davvero singolare compare il nostro Davide Tatorino, le cose ormai hanno già preso una brutta piega e al demone etrusco è rimasto soltanto di perpetrare l’ultimo efferato delitto.
Un giallo come sempre ricco di personaggi capaci, anche quelli secondari e che appaiono solo per poche pagine, di grandi passioni, scene divertenti o, nell’attimo successivo, di accompagnarci per mano in un’autentica discesa agli inferi.
Tra Sarteano, Cortona, e Montecatini Terme, un libro che di sicuro vi sorprenderà, costringendovi a rimanere letteralmente incollati alla pagina.".

(m.d.b.)

martedì 5 febbraio 2008

venerdì 1 febbraio 2008

da Nuova Agenzia Radicale (venerdì 18 gennaio 2008)
http://www.agenziaradicale.com/index.php?option=com_content&task=view&id=2864&Itemid=58&mosmsg=Commento+salvato%21

Recensione di Edoardo Cicchinelli:

(...) Le scene si aprono su un pomeriggio parigino del 1917. Modigliani è ancora un giovane artista poco noto, ma pronto per la sua prima "personale". L'Exposition des peintures et des dessins de Modigliani sarebbe dovuta durare dal 3 al 30 dicembre di quell'anno, ma le figure audaci e provocatorie del giovane livornese scatenano un putiferio, fino all'intervento della polizia che impone la chiusura dell'esposizione. Nel trambusto, un piccolo disegno sparisce, rubato. A distanza di decenni, proprio quel furto segreto di un piccolo ed allora insignificante disegno (divenuto un tesoro), innesca una spirale di intrighi, ricatti ed assassinii fino alle afose giornate d'agosto nell'Arezzo del 2006. A far luce sulla questione sarà Davide Tatorino, un investigatore esperto d'arte, scaltro e fascinoso che, nei progetti editoriali, par di capire diventerà il protagonista di una collana a lui dedicata (il sottotitolo del romanzo recita I casi di Tatorino). Dopo pochi capitoli però, affiora il dubbio che rivedremo presto Tatorino; a mio modesto avviso di lettore urge una sostanziale revisione del personaggio e dello stile narrativo. Tanto suggestivo è l'inizio della storia infatti, tanto deludente ne è lo sviluppo. Ciò che funziona in graphic novel non sempre regge in tutto testo, ed il personaggio paga, probabilmente, l'estrazione fumettistica degli autori, risultando a tratti un po' stucchevole. È un invincibile, intelligente, sa praticamente tutto, parla per battute ad effetto, fa continuo sfoggio di doti, ora in qualità di critico d'arte, ora in qualità di investigatore di razza. Una specie di Shelock Holmes antipatico che a forza di alzare il sopracciglio e citare classici latini, con la stessa facilità con cui fa perdere la testa alle donne o mette sistematicamente nel sacco l'interlocutore, fa passare il lettore senza indugi dalla parte del povero Lestrade di turno.Più accattivante, come personaggio simile, è allora la commissaria omosessuale, colta ma goffa e mascolina, Vanessa Tullera, anch'ella esperta di delitti maturati nel mondo dell'arte, nata dalla penna del pittore-scrittore Echaurren Pablo (Fernandel editore). Personaggio, quest'ultimo, assai meno liscio e scontato di Tatorino. Primo round a Tullera, dunque. Staremo comunque a vedere con attenzione se Cavezzali e Ciantini daranno seguito al progetto o meno, con nuovi casi per Davide Tatorino.

01-02-2008, Risponde Davide Tatorino:

Caro Edoardo, già era una mattinata sfigata. Mi hanno appena rimandato per la terza volta il pagamento per una breve introduzione ad un libro sul “Parmigianino”, uno sfortunato pittore del 1500. Un personaggio che sicuramente ti sarebbe piaciuto: orfano, allevato da zii scorbutici, che perde il suo primo grande lavoro (dorare i rosoni della volta della chiesa di Parma) perché non ha i soldi per comprare l’oro per la doratura. Perde, questo lavoro che viene affidato ad un suo amico: Raffaello Sanzio. Eppure il Parmigianino dipinge quadri bellissimi che però è costretto a vendere a due soldi per riuscire a pagare i debiti, ma viene imprigionato, e muore povero, quasi semi-demente, annebbiato da tutta quella terribile sofferenza… Di personaggi così però ne sono pieni i libri e, purtroppo, la terra. L’ispettore sfigato, o il Detective, con tanti problemi meglio se familiari (una figlia che non lo capisce o una moglie che anche lei non lo capisce, e spesso non lo capisce tanto neanche il cane) che vive isolato (il detective, non il cane!), disperato, che fuma e beve, e frequenta vecchie o giovani prostitute ma sempre e comunque sagge, vivendo ai margini della giostra impazzita della vita, piace. Piace sempre. E’ sempre piaciuto e sempre piacerà. Un vecchio (vecchio nel senso affettivo del termine) sceneggiatore di film di Maciste, me lo aveva confidato: “I personaggi sfigati piacciono sempre… Hanno presa sul pubblico…“ ma io, testone, ho voluto fare di testa mia. Come dice: Stanisbaw Jerzy Lec (poeta e scrittore polacco): “E’ già stato tutto scoperto. C’è ancora terra vergine soltanto nei paraggi della banalità”. Comunque “scaltro” non me l’aveva mai detto nessuno! Nemmeno: fascinoso. “Invincibile” non credo proprio. Intelligente… quello un po’ si, lo ammetto, e sono contento che te ne sia accorto. Spero soltanto di avere un tipo di intelligenza di quella che le donne sanno vedere negli occhi di chi hanno di fronte. Niente di più. Ovvio che mi sono riproposto nella mia seconda avventura, di prossima pubblicazione, di fare un passo in avanti! Sarò diverso e quindi: migliore. Anche grazie a te.
Ma continuerò ostinatamente ad amare la vita, anelando a quelle belle mattinate nelle quali tutto sembra calmo e tranquillo: si appoggia la macchinetta del caffè sul fuoco, si apre nell’attesa una bel libro oppure un catalogo d’arte e ci si imbatte, per caso, proprio ne: “La joie de vivre “ di Pablo Picasso… Non sarebbe bello essere anche noi lì, sulla spiaggia di Antibes? Lo so benissimo: la gioia di vivere nelle altre persone, quando tutto sembra franare, è una brutto rospo da buttar giù.
Ma tu, a proposito, come stai?
Tuo, Davide Tatorino.

giovedì 17 gennaio 2008



“(…) sicuramente una storia appassionante. Così ben costruita da risultare fin da subito una lettura avvincente. Anche per la quantità di colpi di scena ed invenzioni, spesso molto divertenti, che fanno diventare Una busta per Grace un “giallo” piacevole anche per coloro che non amano questo genere letterario.
Una vicenda che vi sorprenderà, sia per la piacevolezza, che per l’intensità dei suoi personaggi, a volte decisamente indimenticabili.
In questa storia appare per la prima volta il personaggio di Davide Tatorino. Critico d’arte, collezionista, amante dei mercatini d’antiquariato e della vita in genere. Curioso, come lo siamo tutti, davanti ad un omicidio, di scoprire l’assassino.
Una Parigi dei primi del ‘900, un disegno di Modigliani, una Versilia come quella degli anni ’60, per arrivare fino ad oggi, durante i due giorni de La Fiera dell’Antiquariato di Arezzo.
Una lettura indubbiamente intensa ed avvincente.” (m.d.b.) - da Noir Magazine, dicembre 2007.

mercoledì 9 gennaio 2008

(...) Tra un’ora, suo padre, dopo aver visto il notaio Caruso, sarebbe venuto finalmente a prenderla e l’avrebbe portata via da quella festa noiosa.
Dovevano andare al Politeama, alla prima de
L’Armata Brancaleone, alla presenza del regista Mario Monicelli, anche lui di Viareggio.
Le ultime note di "Michelle" dei Beatles, si dispersero nell’aria che profumava di spuma all’arancio, crostate di albicocche, e gelato. Marella le si avvicinò e le chiese: «E adesso, uggiosetta, cosa vuoi che mettiamo?»