lunedì 7 gennaio 2008

(...) Tatorino sentì le campane di Santo Spirito risuonare mezzogiorno. Sospirò e si scambiò un’occhiata d’intesa con la piccola ceramica di Picasso che a volte, ma solo quando lo decideva lei, gli faceva da portafortuna.
L’aveva scovata una domenica al mercatino antiquario di Barga. Pagandola una cifra irrisoria: appena 200 mila lire.
Una piccola ceramica di quelle prodotte nei primi anni ’50 a Vallauris, nel laboratorio Madoura di Georges e Suzanne Ramiè, quando il Maestro li aveva autorizzati a riprodurre in tirature limitate, alcune sue ceramiche.

(Anteprima da "La collana di pulcini d'oro" di Massimo Cavezzali e Sauro Ciantini, di prossima pubblicazione)

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