martedì 8 gennaio 2008

(...) Il pittore Camillo Juti, un omino asciutto e nervoso dall’aspetto trasandato, attraversò tutto lo studio per andare a prendere un quadro ancora fresco. Appoggiato sul cavalletto.
«Tramonto a Marina di Pietrasanta» disse, mettendoglielo davanti.
«Guarda che vibrazioni di colore, che luce! E che movimento!»
Gionata Santini si avvicinò al dipinto.

«Ho lasciato intravedere il fondo della tela per aumentarne la luminosità...» continuò Juti, incapace di star fermo, continuando ad agitargli la tela davanti agli occhi...

(Lorenzo Viani, ritratto del pittore Camillo Juti, 1938)

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